I miracoli, si sa, è molto difficile che possano verificarsi, figurarsi se si possono ripetere. A dare però un’interpretazione di quanto recentemente accaduto all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, in occasione della conclusa manifestazione natalizia, non si può fare a meno di invocare qualcosa di simile di più grande che sfocia appunto nel miracolo. Meglio andare con ordine e soprattutto meglio non farsi prendere da facili entusiasmi.

 

In primo luogo due dati su tutto: il primo; la conclusa serata della raccolta fondi organizzata dalla scuola in collaborazione dei genitori ha portato nelle casse scolastiche la rispettabile cifra di oltre cinquemila euro (5.087,50 per la precisione) ora spetterà al Consiglio d’Istituto valutare la migliore destinazione; altra sorprendente notizia l’ha fatta pervenire alla direzione scolastica il sig. Pasquale Di Napoli (General Manager della Sicmi Service s.r.l.) che in prossimità delle festività natalizie ha inteso donare in forma personale e del tutto gratuita un apparecchio defibrillatore .

Da tenere presente che il defibrillatore è un dispositivo sanitario in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in sicurezza grazie a sensori di cui dispone per riconoscere l'arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare. Altra rilevante sorpresa però è stato il mercatino di Natale, soprattutto per come è stato organizzato e condotto, in cui alunni, genitori e insegnanti dell'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, hanno svolto un ruolo determinante ai fini della migliore riuscita dell’appuntamento a carattere prevalentemente gastronomico-oggettistica. In un primo momento s’era pensato proprio di acquistare tre defibrillatori, per i tre plessi scolastici, dal ricavato della vendita, supportata dall’allestimento di stand collocati, in collaborazione dell’amministrazione comunale, lungo il corso antistante la sede centrale, viale Stazione. L’originaria idea però del DAE (acronimo di defibrillatore automatico esterno) è stata in parte superata, grazie all’imprevisto gesto del sig. Pasquale Di Napoli che ha così colmato una lacuna con la donazione dell’utile dispositivo medico tale da arrivare al presidio scolastico prima del previsto. Saranno ora acquistati altri due defibrillatori per i restanti plessi di pertinenza dell’Istituto Comprensivo. La serata dedicata alla raccolta fondi, organizzata dalla scuola con spirito volontario è stata caratterizzata da due elementi principali, forza di volontà e voglia di mettersi in gioco: sono stati questi i fattori determinanti riscontrati che hanno permesso al mondo della scuola cui i genitori hanno svolto un ruolo di primo piano di ottenere un risultato sorprendente sotto tutti i punti di vista, mai raggiunto prima d’ora. Mercatino in gran parte fatto di stand gastronomici ma anche di oggettistica varia, senza però trascurare di mettere in scena la Natività con una rappresentazione di soli alunni predisposta nello spiazzo antistante l’edificio centrale, in modo da indurre grandi e piccoli alla riflessione sul significato vero del Natale. Alunni e genitori dunque schierati in questa riuscita impresa in cui ognuno ha messo a disposizione il proprio impegno in attività di volontariato e solidarietà con la realizzazione e vendita di articoli lavorati a mano. Per tutti questa “prima” è stata una esperienza – raccontano - entusiasmante non solo sotto il profilo della socializzazione perché si sta in compagnia e si lavora insieme dividendo sforzi, disagi e anche tante, tante soddisfazioni. L’aspetto più importante sottaciuto da ognuno di loro scaturisce dall’aiuto che si porta verso chi ne ha bisogno o può aver bisogno domani da cui discende questo tipo di appuntamento con la solidarietà tale da aver sentito l’intima necessità di scendere in campo. Per tutti i protagonisti quello che in quel momento era importante era racchiuso in una sola parola, “esserci”. Abituati evidentemente ad estasiarci e a provare immenso piacere quando qualcuno abbandona la carrozzella, qui evidentemente i miracoli li dobbiamo registrare in termini di impegno e di risultati, verso gli altri: se non è questo un miracolo, cos’è?

 

Antonio Notarnicola