Che il Circolo territoriale di Palagiano del Partito Democratico non esistesse più era evidente dal fatto che negli ultimi due anni, dopo le dimissioni della segretaria Nancy Schiavone e di quasi tutto l’organismo dirigente, era stata chiusa la sede politica e, ciò che ancor più conta, il Partito aveva rinunciato a svolgere un’azione politica sia all’interno dell’allora amministrazione Tarasco, sia all’esterno nonostante il paese vivesse, e vive, grandi e piccole emergenze che, invece, hanno bisogno del sostegno della politica per essere correttamente affrontate e, magari, risolte.

I fautori di questa rovina sono evidentemente coloro che si sono assunti la responsabilità della conduzione del Circolo e che sono stati nominati Coordinatori dall’attuale dirigenza provinciale. In meno di due anni si è stati capaci di distruggere un patrimonio di iscritti, di intelligenze, di impegno, che aveva portato fin dal 1997 il Centrosinistra a governare il paese dopo mezzo secolo di monocolore DC e 10 anni di centrodestra. Mai la sinistra palagianese nella sua lunga storia aveva toccato tale livello di incapacità, di inerzia, di disimpegno.

Ma, come si sa, al peggio non c’è limite. Infatti gli attuali Coordinatori del Circolo non sono stati in grado neppure di organizzare la Convenzione di Circolo per la prima fase congressuale. Difatti solo il Circolo di Palagiano, in tutta la Provincia, non ha potuto tenere la Convenzione, certificando, se ancora ve ne fosse bisogno, la completa inaffidabilità di coloro che si sono voluti assumere la responsabilità della direzione politica del PD locale.

Anche in relazione alla prossima scadenza elettorale amministrativa, i Coordinatori hanno dato alta prova di inaffidabilità. Ad oggi, infatti, gli iscritti non sono stati chiamati a confrontarsi sulle possibili alleanze, né sulla costruzione della o delle liste del PD né, tampoco, sulla individuazione di un candidato alla carica di Sindaco.

V’è di più! Pare che alcuni fra i cosiddetti “coordinatori” vaghino con il cappello in mano per mendicare, a questo o a quel candidato sindaco, qualche posticino in lista, così, giusto per coltivare l’idea di una eventuale quanto irrealizzabile propria elezione in consiglio comunale.

E’ evidente a tutti, dunque, lo stato di assoluto abbandono in cui versa il Circolo PD di Palagiano, abbandono conosciuto anche dai vertici provinciali del PD e da qualche consigliere regionale che ha fomentato divisioni al solo fine di potersi garantire un pied-a-terre a Palagiano per racimolare un centinaio di voti al bisogno.

E’ questa una logica servile da rigettare per questo sarebbe l’ora che i vertici provinciali del Partito nominino un Commissario che possa nel più breve tempo possibile portare fuori dalla palude fetida il Circolo di Palagiano ridandogli quella dignità e quel minimo di agibilità democratica necessaria perché il Circolo possa ritornare ad essere un luogo politico vitale, capace di aggregare e di proporre soluzioni ai tanti problemi che la cittadinanza vive.

 

                                               Rocco Ressa