Tommaso Giovanni Vincenzo Masella, di Leonardo e Beatrice Frisone, nacque a Palagiano il 6 aprile 1910; conseguì la maturità classica presso il Liceo Archita di Taranto e in seguito si laureò dapprima in Giurisprudenza e poi in Scienze Politiche, all’Università di Bari. Fu Ufficiale di cavalleria, poi di carri veloci, Vice Governatore della Somalia (1936 – 1937), Podestà a Palagiano nel 1939. Partecipò alla Guerra di Grecia e con i gradi di Capitano fu Comandante della IIª Compagnia del XXVI Battaglione Carabinieri Mobilitato, durante la Campagna di Russia, dal 1° settembre 1942 (data di costituzione del Battaglione) al luglio 1943 (il Battaglione fu sciolto il 25 luglio 1943); decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare sul campo. Concluse la carriera militare nell’Arma dei Carabinieri, dirigendo le caserme di Cerignola (FG), Fasano (BR) e Bari. Nel 1936 o 1937, Tommaso (chiamato familiarmente Masino) sposò per procura – matrimonio regolarizzato dopo il rientro in Patria – , nella chiesa di San Francesco a Taranto, Grazia Sampietro, insegnante di Economia domestica, nata a Roccaforzata il 15 luglio 1912 e deceduta il 27 ottobre 1991. Dal matrimonio nacque il 20 luglio 1939, Alma Pia Beatrice Margherita, morta dopo soli sei giorni di vita, il 26 luglio 1939.
Dopo il congedo, Tommaso si dedicò alla libera professione di avvocato a cui associò l’impegno politico nel Partito Repubblicano Italiano. Abitava nella casa paterna, in Piazza Cesare Battisti n. 4, a Palagiano, dove fondò la locale sezione del PRI. In seguito, Tommaso e Grazia si trasferirono in Via Nitti a Taranto, dove Tommaso continuò ad esercitare tanto l’attività professionale, che quella politica.Nelle Elezioni amministrative del 7 novembre 1960 – così come riporta Domenico Carone nel libro “Viaggio attraverso il centro sinistra” –, l’avvocato Tommaso Masella fu eletto consigliere comunale nella lista unitaria formata da PSI, PRI e Partito Radicale. Nel corso della legislatura, nella Giunta di “Convergenza democratica” (DC, PLI, PRI e PSDI), fu assessore alle Finanze, e dopo il Congresso democristiano di Napoli del 1962, ed il conseguente via libera anche a Taranto all’esperienza del “Centro sinistra”, svolse l’incarico di assessore alla Polizia Urbana e Annona prima, e Urbanistica poi, in due distinte Giunte municipali formate da DC, PSI, PSDI e PRI. Tra il consigliere Masella ed il Gruppo consiliare del PSI ci fu una forte intesa politica, tanto è vero che alla nascita della Giunta di “Convergenza democratica”, i socialisti, seppure schierati all’opposizione, suffragarono il consigliere Masella con i propri voti. Successivamente, fu proprio l’annuncio delle dimissioni di Tommaso Masella dalla carica di assessore, che diede il via alla crisi amministrativa che si sarebbe conclusa con la nascita della prima Giunta di “Centro sinistra” a Taranto.Nelle Elezioni politiche del 1963 e del 1968, l’avv. Tommaso Masella fu candidato alla Camera dei Deputati per il Partito Repubblicano Italiano. Morì il 28 agosto 1986 a Salsomaggiore, durante un soggiorno termale.
Estratto della Relazione storica del Comandante, Maggiore Vieri Papa, sulle vicende del XXVI° Battaglione CC.RR. Mobilitato dislocato in Russia.
Difesa di Belowodsk

 

Il giorno 15 gennaio 1943 alle ore 8, in seguito ad ordine mio, il Capitano MASELLA Tommaso, è partito in autocarro da Belowodsk con 20 militari dei quali 15 della 1^ compagnia e 5 della 2^ del 26° Battaglione CC.RR.- Aveva con sé un fucile mitragliatore e sei casse di munizioni e bombe a mano che doveva portare al sottotenente BUFFA, della 2^ compagnia del predetto battaglione, il quale ne aveva fatta richiesta la sera precedente, essendo stato attaccato a Gamaschewka da rilevanti forze avversarie.- Alle ore 8,30 circa, a Kononowa, ha incontrato il sottotenente BUFFA il quale gli ha riferito che nella notte dal 14 al 15, nuovamente attaccato da due compagnie di fanteria russa, era stato costretto a ripiegare combattendo da detta località, mentre Gamaschewka era stata, in conseguenza, occupata dal nemico.- Il Capitano ha dovuto, quindi, fermarsi a Kononowa, e, dopo aver posto gli uomini che erano con lui e quelli che avevano ripiegato col sottotenente BUFFA in una della prime case del paese, si reca presso il comando tedesco, dove viene messo al corrente della situazione: il nemico aveva nella notte precedente occupato Gamaschewka, il bosco ad ovest di Kononowa, la collina che domina da nord-est detto paese e si era spinto anche in Kononowa per circa 500 metri annidandosi nelle case.- Il comando tedesco aveva stabilito una linea di resistenza tenuta in cooperazione con i militari del Sottotenente BUFFA, a metà circa del paese, un centinaio di metri dalle case occupate dai russi ed attendeva rinforzi di uomini e carri armati da Belowodsk per attaccare il nemico allo scopo di scacciarlo da Kononowa e di rioccupare anche Gamaschewka.- Alle ore 9,30 circa cominciano ad arrivare da Belowodsk le prime aliquote di una compagnia di fanteria tedesca con 5 carri armati pesanti; giunge pure in luogo il tenente colonnello BRUNNS della 19^ Panzer Division, il quale assume il comando delle truppe. A lui il capitano MASELLA si presenta comunicandogli la forza di cui disponeva. Il Tenente colonnello BRUNNS gli dà, in lingua francese, il seguente ordine preciso; con 20 militari ed il fucile mitragliatore snidare casa per casa ed a colpi di bombe a mano il nemico da Kononowa, giunto all’ultima casa del paese, assicurarlo di avere adempiuto la missione schierando contemporaneamente gli uomini e contrastare eventuale tentativo di contrattacco russo, per dare ai carri armati tedeschi la sicurezza di poter arrivare in fondo al paese senza correre il rischio di essere attaccati alle spalle, il comando tedesco avrebbe accompagnato la nostra azione con fuoco di mortai, inizio dell’azione alle ore 10,30 precise.- Qualche tempo prima di iniziare l’attacco il capitano MASELLA, si porta con gli uomini sulla linea di partenza, spiega loro il compito affidato e dispose, che, dei venti militari, tre debbono avanzare lungo le case poste sulla rotabile e proteggerlo sul fianco destro, tre debbono avanzare lungo le case prospicienti al bosco per proteggerlo sul fianco sinistro ed i rimanenti, ai suoi ordini diretti, debbono a colpi di bombe a mano, passare da una casa all’altra, ricacciando il nemico oltre il paese; tiene con sé il fucile mitragliatore.- Alle ore 10,30 precise i tedeschi iniziano il fuoco dei mortai ed il capitano MASELLA, con i suoi uomini passa senz’altro all’attacco nella formazione predisposta. Dopo i primi due sbalzi, e precisamente alla terza fila di case incontra la prima seria resistenza, perché il nemico da una di dette case lo tiene sotto il fuoco di un’arma automatica, che spara da una finestra. Il Vicebrigadiere MARAVALLI della I^ compagnia viene ferito al braccio destro e quindi messo fuori combattimento. Il Carabiniere BRUNETTI della 2^ compagnia si offre volontariamente di mettere a tacere il centro di fuoco avversario; l’ufficiale lo autorizza; il militare strisciando lungo un canaletto, si porta avanti ed a sinistra della casa, dietro un piccolo riparo lontano circa 10 metri dal nemico e lancia in direzione della finestra due bombe a mano, di cui una colpisce nel segno; il Capitano MASELLA approfitta dell’attimo di esitazione dell’avversario ed al grido di “SAVOIA” si lancia con gli uomini contro la casa: - altre due bombe a mano sono lanciate contro la finestra e provocano l’incendio della casa, due dei nemici riescono a fuggire, mentre nella casa rimangono 4 morti, un ferito grave, e la mitragliatrice messa fuori uso. Proseguono a sbalzi combattendo e snidando i russi casa per casa. La resistenza incontrata li ha costretti parecchie volte a rallentare lo slancio, - poiché il nemico disponeva di parecchie armi automatiche ed aveva il vantaggio di potersi sottrarre facilmente all’offesa, perché asserragliato nelle case. Ciononostante la violenza dell’attacco, il coraggio e l’aggressività dei nostri carabinieri e l’appoggio di intenso fuoco di mortai tedeschi, ebbero ugualmente ragione sull’avversario, poiché, dopo circa due ore di serrato combattimento, tutti i russi erano ricacciati dalle case; alle ore 12,30 circa il capitano MASELLA giunge all’ultima abitazione del paese.- A questo punto la pattuglia che avanzava sul fianco sinistro lungo il bosco avverte l’ufficiale che il nemico tenta di aggirarli da quella parte, molti russi, infatti, fuggiti dalle case, si erano ritirati nel bosco e tentavano un contrattacco dalla sinistra, facendo fuoco sui nostri con armi automatiche: l’appuntato IMERATI della I^ compagnia viene colpito al petto, in modo non grave, da proiettile nemico.- Il Capitano MASELLA dispone che 10 uomini rimangano con lui a difesa della rotabile che immette nel paese, e manda altri 7 uomini, guidati dal Carabiniere BRUNETTI, a fronteggiare la minaccia dal bosco; contemporaneamente avverte il Ten. Colonnello Brunns di essere ormai in possesso del paese, perché facesse avanzare i carri armati e gli comunica che dalla parte del bosco i russi tentavano il contrattacco, al quale i suoi uomini, pur in numero molto esiguo al confronto, avrebbero certamente fatto fronte, ma per poco tempo, nel frattempo il carabiniere BRUNETTI, al quale aveva dato anche il fucile mitragliatore, prende contatto con i russi e riesce a contenere l’avvicinarsi, con fuoco serrato dell’arma automatica, coraggiosamente e tenacemente adoperata dal Carabiniere GOZZI della 1^ compagnia e con lancio di bombe a mano. Sulla rotabile dopo circa mezz’ora, incominciarono ad arrivare i carri armati tedeschi, ai quali indica gli obbiettivi da battere; i carri aprono il fuoco sulle prime case di Gamaschewka seguiti dalla fanteria tedesca. Altra aliquota di fanteria tedesca entra decisamente nel bosco e dopo aspro combattimento, in cooperazione con i nostri carabinieri, ne scaccia definitivamente il nemico.- Il compito affidato al manipolo di uomini del capitano MASELLA è assolto completamente e brillantemente: questi dispone gli uomini a cavallo della rotabile, per proteggere i fianchi delle truppe tedesche avanzanti su Gamaschewka, ed attende nuovi ordini dal Tenente Colonnello Brunns il quale giunto sul posto verso le ore 13,30 circa si compiace con tutti i militari per il successo ottenuto e per il coraggio dimostrato e chiede i nominativi di quelli che maggiormente si sono distinti, soggiungendo che era suo desiderio segnalare il comportamento al comando della divisione, per eventuali ricompense. Il Capitano MASELLA gli chiede quindi il permesso di cedere nuovamente il comando al sottotenente BUFFA, dovendo egli rientrare a Belowodsk. Avutone il consenso alle ore 14,30 circa, dopo aver ceduto il posto al sottotenente BUFFA e dopo averlo minutamente orientato sulla situazione, comunicandogli gli ordini del comando tedesco, rientra con l’automezzo a Belowodsk. Al termine del combattimento il nemico aveva lasciato sul terreno 36 morti accertati, 12 prigionieri, dei quali sette gravemente feriti, e due armi automatiche che furono consegnate al comando tedesco.

- Per tali fatti riportati nella relazione compilata dal comandante del battaglione Maggiore PAPA VIERI e trasmessa al comando generale con foglio n.2/22-942 Ris. del 15-3-1943, il Sig. Comandante Generale con foglio n.117/55 R.P. del 31-3-1943 dell’ufficio situazione esprimeva il suo personale vivo compiacimento per la valorosa condotta del Reparto.

Medaglia d’Argento al V.M. (sul campo) 943.01.15
““Comandante di compagnia carabinieri mobilitata, in seguito ad ordine superiore, si recava in ausilio di un dipendente ufficiale rimasto privo di munizioni e fortemente impegnato col suoplotone contro forze avversarie preponderanti per numero e per mezzi. Ivi giunto, con pochi uomini, nei quali egli aveva saputo trasfondere fede, entusiasmo e decisione, per ordine del comando alleato di quel settore, riconquistava, sempre fatto segno a violentissimo fuoco, un intero paese occupato da notevoli forze, ricacciando l’avversario di casa in casa a colpi di bombe a mano e di moschetto, sempre in testa ai suoi uomini. In questa dura e vittoriosa lotta, durata oltre due ore e per la quale riscuoteva il vivo elogio dal comando alleato, infliggendo sanguinosissime perdite all’avversario.”” Kononowa-Gamaschewka (Fronte Russo).XXVI Battaglione CC.Decreto 29 luglio 1949(B.U.M.D.1949,disp.17^,pag.2875).

Mario Masella