Rospo - Foto Studio Angelo Balestra

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Fino all’inizio della I Guerra Mondiale, a Palagiano c’erano poche caffetterie dove il caffè era preparato con le caffettiere alla napoletana o alla turca; era una bevanda non tanto consumata come oggi, veniva bevuto corretto, in inverno, con anice o grappa, dagli agricoltori che partivano la mattina presto, per il lavoro. Nelle caffetterie si vendevano anche confetti, caramelle e dolci di pasta reale e mandorle preparati dai pasticcieri locali.Dall’inizio del 1900 fino al 1980 tennero la caffetteria e la pasticceria i Quaratino e gli Oliva.I Quaratino fino al 1950, preparavano anche pranzi per sposalizi e fornivano dolci di pasta reale alla caffetteria “La Sem” di Taranto; furono bravi maestri nella lavorazione della “pasta reale” con la quale riproducevano frutta di mare: cozze, datteri, vongole, noci, ostriche; e frutti: mandorle, fichi, mele cotogne, mele granate, piselli, fave, albicocche, susine e ciliegie.All’inizio del secolo si ricorda anche, come caffettiere e venditore di dolciumi, C. Maggi.

Dagli anni ’30 in poi si affermarono come baristi e pasticcieri: G. Rinaldi, barista, preparava anche bibite frizzanti; Geremia Favale, barista, pasticciere e cuoco, tenne l’attività fino agli anni ’90, Giacomo Oliva, barista e pasticciere, Giuseppe Laterza, barista, la cui attività viene continuata dai figli, Domenico e Fernando.

 

 

  Fonte: Memoria storica del nostro ‘900, di Michele Orsini