
“Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini”. La citata frase non è nostra ma del grande teologo tedesco Dietrich Bonhoffer che meglio aiuta a descrivere il parco giochi realizzato dall’amministrazione comunale al rione Bachelet. Un’ area situata nell’immediata periferia del centro urbano che dopo essere stata per tanti anni abbandonata al proprio destino, l’amministrazione Tarasco, ha inteso bene di recuperare destinandola alla fruizione dei più piccoli ma anche, in misura diversa, dei grandi. Sono stati così installate altalene, scivoli, dondoli singoli e a bilancia, panchine e tavoli, per i piccoli. Non solo. Sempre nelle immediate adiacenze, per gli amanti del calcetto e qui sono tanti, è stata recuperata e resa fruibile in tutti i suoi aspetti ludico-sportivi un’area, fino a qualche mese fa polverosa e informe, per farne un vero e proprio campo di calcetto completo finanche di manto sintetico. Non è tutto. Dalla vicina struttura, qui nota con il termine “Il Mercatino” nata come lo stesso termine esplicita ma utilizzata per diversi decenni come plesso scolastico succursale prima della scuola Media poi dall’Istituto superiore “Sforza”, sono stati ricavati spogliatoi, docce e sale per riunioni. Insomma nel suo piccolo non manca proprio nulla se si considera l’ultimata dotazione dell’annesso campo di bocce con fruizione anche serale dell’area essendo provvista di impianto di illuminazione. Insomma non c’è che dire un vero e proprio intervento di recupero mirato e soprattutto ben ordinato. Costo dell’opera di recupero e riqualificazione urbana ammontante a 313.272,43 euro, lavori eseguiti dalla impresa costruttrice TennisTecnica srl di Modugno (Ba). Una vera chicca quanto realizzato poiché dimostra la cura e l’attenzione dell’amministrazione in carica verso coloro che decidono di dedicarsi allo sport anziché allo sballo. Ci sarebbe comunque una nota stonata in questa operazione di recupero urbano e deriva dai soliti vandali che non hanno perso tempo a divellere alcune giostrine appena sistemate. Il sistema di videosorveglianza però ha aiutato le forze dell’Ordine a scovare i responsabili del deturpamento urbano dell’area giochi tale da indurre le rispettive famiglie a rifondere i danni procurati dai propri figli mediante acquisto e risistemazione dei giochi vandalizzati. Finalmente dunque dopo tante promesse elettorali di buone intenzioni indirizzate al recupero della zona, questa volta si è davvero passato alle vie di fatto. Sicuramente se ancora fosse con noi Dietrich Bonhoffer (1906-1945) sarebbe felice di vedere la considerazione che la nostra comunità ha delle nuove generazioni. Quel che invece dispiace è il fatto che nessuna considerazione aveva il suo concittadino pazzoide Adolf Hitler che ai ragazzi anziché i giochi preferiva fargli imbracciare il fucile mitragliatore MP40. Da non dimenticare che il pastore Dietrich Bonhoffer fu tra i pochi insieme ad altri ufficiali tedeschi ad opporre una sia pur fievole resistenza all’avanzare della dittatura nazista, per questo morì impiccato il 9 aprile 1945 nel campo di concentramento di Flossebürg, pochi giorni prima la fine della 2^ Guerra Mondiale.
Antonio Notarnicola