Incredibile, ma vero. Ipotizziamo che un extraterrestre, assista ad un paio di Consigli Comunali di Palagiano. Ascolterà le critiche del centro sinistra rivolte al centro destra (“la minoranza abbandona l’aula per sottrarsi alle operazioni di voto”) e le critiche del centro destra verso il centro sinistra (“L'esigenza di un azzeramento all'interno della giunta è sorta non certo per favorire l'ingresso in amministrazione di nuove intelligenze e di forze nuove…”).
Va poi a visitare Mottola e Pulsano, Comuni a guida centro destra, e annota quanto detto durante i rispettivi Consigli. Quando alla fine cercherà di mettere ordine nei suoi appunti, non capirà più niente: le critiche che il centro sinistra di Palagiano rivolge al centro destra, sono sovrapponibili a quelle che il PdL rivolge a Pulsano alla sinistra; le critiche che il centro destra di Palagiano rivolge alla maggioranza, sono quasi identiche alle critiche che il Partito Democratico di Mottola rivolge al Sindaco di centro destra Quero. Esageriamo? Allora leggete quanto riportato nei due articoli che seguono. Morale: sarebbe utile ai due schieramenti, una Guida Michelin con gli interventi già catalogati con tanto di indice, dove la parte variabile è rappresentata dal nome dei destinatari. Questo, ovviamente, solo per i proclami e i comunicati ufficiali.
Il PdL esprime critiche alla minoranza per l’abbandono dell’aula. ‘La Sinistra riunita nella fuga’.
Il PdL esprime il suo dissenso per l’abbandono della Sinistra dall’aula consiliare. ‘Contravvenendo al più elementare rispetto verso le istituzioni, in ossequio solo a spicciole strumentalizzazioni da teatrino, la minoranza di sinistra abbandona l’aula per sottrarsi alle operazioni di voto riguardanti il bilancio consuntivo 2009. Perdurando l’assenza anche sul fondamentale punto relativo al bilancio di previsione, la maggioranza, giustamente, decide di procedere all’approvazione. Un atteggiamento strumentale e irresponsabile soprattutto se si tiene conto che nello scorso consiglio comunale del 27 aprile proprio la minoranza aveva chiesto l’aggiornamento dei due punti all’ordine del giorno, sulla base di presunte irregolarità dovute al mancato rispetto di termini per il deposito di documentazione. Lo stesso capogruppo della maggioranza Giovanni Smiraglia dichiarava la necessità di dover assicurare ai lavori un dibattito aperto e costruttivo, accettando la proposta del rinvio della discussione dei due punti. Dinanzi al senso di responsabilità della maggioranza, la sinistra risponde con azioni da teatrino della politica, inutili e strumentali è il commento dei vertici del Popolo della Libertà pulsanese. La sinistra chiede continuamente maggior coinvolgimento, rispetto delle regole, maggior apertura, più tempo per analizzare e studiare gli atti, accusando l’amministrazione di essere arrogante, ma poi dinanzi alla concretezza delle scelte e alle occasioni di confronto, scappa. E’ questa la grande differenza tra destra e sinistra. L’Amministrazione anche in questa occasione ha dimostrato grande disponibilità, senso del dovere, ha dato prova di compattezza e di unità d’intenti, dando come sempre una solida guida al paese. La sinistra si nasconde dietro sterili strumentalizzazioni e nei biechi attacchi politici dimentica dei veri bisogni della nostra Pulsano e si ritrova unita come nel 2006. Ora che si ripresenta il binomio Guzzone- Borraccino, a tutti tornano in mente i tempi nefasti di qualche anno fa che giustamente Pulsano ha voluto cancellare’.
Fonte: www.tarantoggi.it
Le fibrillazioni della maggioranza viste dall'opposizione: «Ennesimo teatrino». Il Pd critica l'azzeramento della Giunta: “Solo un regolamento di conti interno».
«L'esigenza di un azzeramento all'interno della giunta è sorta non certo per favorire l'ingresso in amministrazione di nuove intelligenze e di forze nuove, ma per 'regolare i conti' in una coalizione che, non casualmente, ha visto, nel giro di pochi anni, calare notevolmente il consenso e la fiducia nei suoi confronti»: così il Partito Democratico di Mottola interviene sulla vicenda dell'azzeramento della Giunta e della sua parziale ricomposizione, con la riconferma di quasi tutti gli assessori uscenti, ad eccezione di due.
«Siamo di fronte all'ennesimo teatrino della politica - si legge in una nota a firma del segretario sezionale Gianni Bello -. Privare Mottola della propria guida, per un lasso di tempo considerevole e per cause, che esulano dalle esigenze di indirizzo politico-amministrativo, significa compiere un grave atto di irresponsabilità di egoismo. Difatti, gli interessi di un'intera comunità sono ben più importanti della voglia di rivalsa o anche di vendetta di taluni esponenti politici locali nei confronti di chi, in occasione delle scorse Regionali, non ha garantito il proprio sostegno», con evidente riferimento ai rappresentanti locali de La Puglia prima di tutto.
L'azzeramento della Giunta comunale, secondo il Pd, avrebbe ragione d'essere soltanto se «finalizzato a garantire una virata dell'azione amministrativa o per dare alla stessa nuovi impulsi: non può e non deve mai essere utilizzato come strumento punitivo, finendo, così, con l'utilizzare, in maniera distorta, gli strumenti della democrazia. Siamo, dunque, costretti - conclude il Pd - a prendere atto dell'ennesima dimostrazione dell'insipienza di una classe di amministratori, che si appresta a terminare, nel peggiore dei modi, il proprio ciclo di governo».
Fonte: www.corgiorno.it