All’inizio del secolo Palagiano aveva una estensione abitativa molto limitata rispetto alla sua popolazione di 4236 abitanti dislocati nei rioni antichi del paese: il “Rione Terra”, il “Rione Ngegna”, il “Rione Convento” e il “Rione Piazza” che andava lentamente formandosi a Sud dell’attuale Corso De Gasperi.
Il paese non presentava particolari strutture in campo edilizio, all’infuori delle case padronali di una certa importanza: il Palazzo Sannella nel vico omonimo, il palazzo Carmignano, nel Corso Alcide De Gasperi, il palazzo Toria in via Trento, il palazzo Masella nell’attuale via Roma, la sede del Decurionato in via Lenne, il palazzo Carano attiguo al Vico omonimo (non più esistente), oggi abitazione del Dott. Arturo Patruno, il palazzo di Giuseppe Cardinali sulla cui area, oggi, sorge la nuova sede comunale inaugurata nell’anno 1967.La struttura Cardinali, enorme, posta tra via Adua e via Sansonetti, fu adibita a diversi usi, fino alla sua demolizione, avvenuta nel 1962. Essendo molto vasta fu usata come mulino e deposito di granaglie; parecchi dei suoi locali furono usati come laboratori artigianali tenuti da carradori, fabbri e cordai, altri, furono adibiti ad abitazioni e a stalle.
Abitanti dal 1861 al 2005
Anno 1861. 2.933 abitanti.
Anno 1871. 3.220 abitanti.
Anno 1881. 3.801 abitanti.
Anno 1901. 4.236 abitanti.
Anno 1911. 4.281 abitanti.
Anno 1921. 4.636 abitanti.
Anno 1931. 4.971 abitanti.
nno 1936. 5.226 abitanti.
Anno 1951. 6.989 abitanti.
Anno 1961. 8.699 abitanti.
Anno 1971. 10.454 abitanti.
Anno 1981. 13.337 abitanti.
Anno 1991. 14.910 abitanti.
Anno 2001. 15.819 abitanti.
Fonte: Memoria storica del nostro ‘900, di Michele Orsini
L’attuale piazza Vittorio Veneto, fino ai primi decenni del secolo scorso, era occupata da un vigneto di don Domenico Angelici, decurione della municipalità palagianese, che alienò il fondo al Comune nel 1807, e la cui area, dopo lo snellimento della vigna, sarebbe stata occupata dalla costruzione di un nuovo carcere criminale. Il carcere però non fu mai costruito, ed in luogo di esso, nel 1880, fu edificata la nuova sede del Comune, ampliata poi sul lato nord nel 1933. Tale piazza venne denominata “Piazza Angelici”, e nel 1919 divenne “Piazza Vittorio Veneto”, per comperare la vittoria della Prima Guerra Mondiale.
Fonte: Vincenzo Cetera, in “S’arrcord li vign d’mmiinz la chiazz”.