L’inizio ufficiale dell’illuminazione elettrica pubblica, nel nostro Comune, è datato al 28 ottobre 1914, poco prima della I Guerra Mondiale. Il deliberato in merito, riportato in nota, fu opera del Sindaco Biagio Annicchiarico, già in carica dall’agosto dello stesso anno, il quale concesse al Sig. Sabino De Ruggiero l’appalto della illuminazione del paese, per trenta anni, con un canone annuo di L.4500, nonché il permesso di fornire energia elettrica a privati. Il deliberato, ampiamente articolato e dettagliato disciplinò il servizio di fornitura iniziato alcuni mesi prima.Fu in seguito a tale deliberato che poté essere concesso anche, ad un operatore cinematografico, il permesso di proiettare i primi film muti, nel cortile e nella Chiesa dell’Immacolata, ancora non aperta al culto.Il proprietario dell’appalto, Sabino De Ruggiero, meglio identificato come: don Savino, era proprietario di un generatore di energia elettrica azionato a carbone che, ancora prima della concessione dell’appalto comunale, utilizzava l’energia elettrica per azionare le macine del suo mulino che, in assoluto, fu il primo mulino ad energia elettrica, del nostro paese.Inoltre forniva energia elettrica alle abitazioni private.Tale concessione venne a cadere con la istituzione della Società Elettrica Pugliese.
Fonte: Memoria storica del nostro ‘900, di Michele Orsini
L’illuminazione pubblica del paese risale al 1865, costituita da lampioni alimentati con il petrolio, disposti agli angoli delle strade. L’illuminazione elettrica fu introdotta poco prima della guerra mondiale del 1914, funzionante con un gruppo elettrogeno di don Savino Petrera, ed entrava in funzione solo nelle ore notturne. Negli anni ’20 subentrò nel servizio la Società Meridionale Elettrica che migliorò gli impianti, affidando poi la gestione alla Società Generale Pugliese di elettricità, che operò fino agli anni ’60 con la nazionalizzazione del servizio e costituzione dell’ENEL.
Fonte: Vincenzo Cetera, in “S’arrcord li vign d’mmiinz la chiazz”.